Come garantire la sicurezza in azienda
Investire nella sicurezza sul lavoro è un dovere fondamentale di ogni azienda perché, oltre a ridurre i rischi di incidenti sul lavoro, porta un miglioramento tangibile all’ambiente lavorativo e al clima aziendale. Progettare, redigere e attuare un piano di sicurezza efficace, permette di aumentare il benessere di chi lavora e di dare lustro alla reputation dell’impresa verso tutti gli stakeholder, dipendenti, soci, fornitori e clienti. Un luogo di lavoro sicuro aiuta a prevenire rischi e infortuni, garantisce ai dipendenti un ambiente sereno, fa crescere la motivazione e il senso di appartenenza, incrementa l’efficienza e la produttività e, da ultimo, riduce la possibilità che l’azienda venga sanzionata per non aver avuto adeguata attenzione alla salute e sicurezza dei propri lavoratori.
È ormai convinzione diffusa che un ambiente di lavoro nel quale vengono adottati severi standard di sicurezza migliora il livello e la qualità della produzione: tutto questo si traduce anche in un risparmio tangibile, perché il rispetto sistematico delle norme di sicurezza aiuta ad abbattere i costi sociali per infortuni e malattie professionali.
La tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è una materia in continua evoluzione e si adegua alla coscienza collettiva, che non è più disposta a tollerare le morti bianche e gli infortuni in cui può incorrere chi sta facendo il suo dovere: nel corso del tempo vari decreti legge hanno adeguato la normativa, rendendola sempre più severa, ed hanno cambiato l’approccio di datori di lavoro e lavoratori che ora sono chiamati a dialogare e collaborare per adottare cautele e precauzioni, volte a prevenire incidenti sul lavoro.
Vediamo quali sono state negli anni le leggi più importanti che hanno inciso sulla sicurezza dei lavoratori.
Legge sulla sicurezza 626
La normativa riguardante la sicurezza sul lavoro ha subito molteplici cambiamenti. Nel 1994, la legge 626 aveva lo scopo di uniformare i regolamenti italiani a quelli degli altri paesi europei, portando una ventata di modernità in materia di sicurezza sul lavoro.
La legge 626 è stata considerata al tempo una normativa dal carattere rivoluzionario che ha introdotto importanti cambiamenti, e ha costretto le aziende ad adeguare la propria organizzazione e i propri processi produttivi a standard di sicurezza da molti ritenuti eccessivi.
La legge 626 sulla sicurezza sul lavoro ha introdotto due figure:
– RSPP, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
– RLS, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
Questi due figure svolgono ruoli che richiedono un’assidua collaborazione perché insieme devono dare concreta attuazione al piano di sicurezza aziendale.
La legge 626/94 ha inoltre introdotto e reso obbligatoria l’adozione del DVR, Documento di Valutazione dei Rischi.
Decreto legislativo 81/08
La continua evoluzione in tema di sicurezza sul lavoro ha portato il legislatore ad emanare una nuova normativa che è entrata in vigore con il decreto legislativo 81 del 2008. Il dlgs 81/08 ha accorpato e ordinato norme che nel tempo si erano sovrapposte, rendendone spesso difficile l’interpretazione e l’applicazione: dal 2008 è stato così introdotto un Testo Unico riguardante la sicurezza sul lavoro.
Il dlgs 81/08 contiene 306 articoli e 51 allegati; i più rilevanti riguardano:
– l’applicabilità di sanzioni penali;
– l’obbligo della compilazione del DVR da parte del datore di lavoro (non delegabile);
– la definizione della responsabilità delle aziende appaltatrici verso le aziende subappaltanti;
– la sospensione delle attività fino alla messa in regola, nei casi di aziende che non rispettino le indicazioni del Testo Unico.
L’ex 626, ora dlgs 81/08, ha cambiato l’approccio alle modalità con cui vengono sanzionate e punite le infrazioni e le omissioni in materia di sicurezza: in particolare, se tali condotte sono causa di incidenti per i lavoratori, è configurabile il reato di lesioni colpose e omicidio colposo.
Chi è il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
L’introduzione della figura dell’RSPP, avvenuta con la legge 626 del 1994, è stata una innovazione significativa e ha voluto sensibilizzare il datore di lavoro, a cui è dato l’onere di individuare una figura che lo aiuti ad adottare continue azioni di miglioramento volte a aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro: infatti, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione è designato dal datore di lavoro per le sue competenze e capacità che devono essere adeguate alla natura dei rischi specifici del luogo di lavoro. In alcuni casi il ruolo può essere ricoperto anche dal datore di lavoro stesso o da un consulente esterno abilitato a ricoprire tale ruolo.
La figura dell’RSPP ha numerose incombenze e obblighi tra cui:
l’individuazione dei fattori di rischio, la valutazione dei rischi e delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro;
l’elaborazione delle procedure di prevenzione e protezione in materia di sicurezza;
la predisposizione di programmi di informazione e formazione dei lavoratori, sempre in materia di sicurezza.
L’RSPP collabora con il datore di lavoro e con il RLS (responsabile dei lavoratori per la sicurezza), eletto dai lavoratori, per garantire un miglioramento continuo della sicurezza in azienda. Questo obiettivo è raggiungibile a condizione che tutte le figure della sicurezza siano adeguatamente formate e aggiornate: la formazione e l’aggiornamento costante sono quindi la base per la realizzazione di piani di miglioramento in materia di sicurezza e per un continuo aumento del livello di benessere aziendale.
Formazione sicurezza lavoratori
Studio Formazione eroga corsi di formazione accreditati dalla Regione Lombardia:
– corso per lavoratori generale e specifica,
– corso RSPP,
– corso di primo soccorso,
– corso antincendio,
– corso per preposto
– corso RLS
e altri corsi specifici per garantire la sicurezza in azienda.
Offriamo anche un servizio di consulenza completa e continua per e aumentare l’efficienza delle aziende attraverso l’analisi dei pericoli e la riduzione dei rischi.
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