Varie

1Cosa si intende per microimpresa?
Una microimpresa ha meno di 10 occupati e un fatturato annuo (corrispondente alla voce A.1 del conto economico redatto secondo la vigente norma del codice civile) oppure un totale di bilancio annuo (corrispondente al totale dell'attivo patrimoniale) non superiore a 2 milioni di euro.
2Cosa si intende per piccola impresa?
Una piccola impresa ha meno di 50 occupati e un fatturato annuo, oppure un totale di bilancio annuo, non superiore a 10 milioni di euro.
3Cosa si intende per media impresa?
Una media impresa ha meno di 250 occupati e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.

Sicurezza

1Chi è e cosa fa l'RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione)?
L'RSPP è una figura obbligatoria in ogni azienda con almeno un lavoratore. Ha il compito di individuare e valutare i rischi presenti nei luoghi di lavoro e proporre misure per prevenirli. Può essere un consulente esterno oppure, in alcuni casi, il datore di lavoro stesso (previa formazione obbligatoria).
Pagina di approfondimento RSPP
2I lavoratori possono rifiutarsi di frequentare i corsi obbligatori sulla sicurezza?
No. La formazione sulla sicurezza è un obbligo di legge sia per il datore di lavoro che per il lavoratore. Rifiutarsi di partecipare ai corsi può comportare sanzioni disciplinari, oltre a esporre il lavoratore e i colleghi a seri rischi.
Pagina di approfondimento FORMAZIONE OBBLIGATORIA
3Quando è obbligatorio fare il corso antincendio e primo soccorso?
Ogni azienda deve designare e formare almeno un addetto antincendio e uno al primo soccorso, in base al rischio e al numero di lavoratori. I corsi devono essere aggiornati periodicamente.
Pagina di approfondimento FORMAZIONE OBBLIGATORIA
4Chi paga i costi dei corsi di formazione per la sicurezza?
È sempre il datore di lavoro a finanziare la formazione obbligatoria. È illegale far pagare i corsi ai lavoratori.
Pagina di approfondimento DATORE DI LAVORO
5Cos'è il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)?
Il DVR è un documento obbligatorio che analizza tutti i rischi presenti in azienda e individua le misure da adottare per eliminarli o ridurli. Deve essere redatto dal datore di lavoro, con la collaborazione dell’RSPP e, se presente, del Medico Competente.
Pagina di approfondimento DVR
6Ogni quanto tempo devono essere aggiornati i corsi sulla sicurezza?
L’aggiornamento dipende dalla figura e dal tipo di corso. In generale:
  • Lavoratori: ogni 5 anni
  • Primo Soccorso: ogni 3 anni
  • Antincendio: ogni 5 anni
  • RLS: ogni anno
  • Attrezzature: generalmente ogni 5 anni
7È possibile svolgere tutti i corsi di formazione salute e sicurezza online?
No, alcuni corsi possono essere erogati in modalità e-learning o videoconferenza, come la formazione generale dei lavoratori o parte dei corsi per RSPP, tuttavia, per i moduli pratici (es. antincendio, primo soccorso) è obbligatoria la formazione in presenza. Per altri corsi, per esempio il corso preposto, è consentita la formazione in videoconferenza ma non in e-learning (oltre a quella in presenza). La formazione in aula rimane comunque quella più efficace ai fini formativi.
Pagina di approfondimento ONLINE
8Che differenza c’è tra RSPP e RLS?
L’RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) è nominato dal datore di lavoro per gestire la sicurezza.
L’RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) è eletto dai lavoratori e rappresenta i loro interessi in materia di sicurezza. Entrambi collaborano per migliorare le condizioni di lavoro, ma il primo è un ruolo di responsabilità mentre il secondo ricopre una carica consultiva, propone degli adempimenti, che però sta al datore di lavoro scegliere se accogliere o meno.
9Cosa rischia un’azienda che non rispetta gli obblighi in materia di sicurezza?
Il mancato rispetto della normativa può portare a sanzioni amministrative e penali, fino alla sospensione dell’attività. In caso di infortunio o malattia professionale l’ente di vigilanza incaricato della pratica svolgerà un controllo generale di tutta la situazione di salute e sicurezza dell’azienda.
Pagina di approfondimento SANZIONI
10Che cos’è e a cosa serve il DUVRI?
Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI) si redige quando aziende esterne entrano nel luogo di lavoro per interventi manutentivi o attività appaltate. Serve a identificare e prevenire i rischi legati alla convivenza tra diverse ditte durante l’attività.
Pagina di approfondimento DUVRI
11Che cosa prevede il nuovo Accordo Stato Regioni 2025 sulla formazione in materia di sicurezza sul lavoro e quali sono le principali novità rispetto al passato?
Il nuovo Accordo Stato Regioni del 17 aprile 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 119 del 24 maggio 2025 (Rep. atti n. 59/CSR), ridefinisce durate, contenuti, modalità formative e requisiti dei soggetti erogatori, in armonia con il D.Lgs. 81/2008.
Pagina di approfondimento ACCORDO STATO REGIONI

Apprendistato

1Quali sono i benefici previsti per un’assunzione in apprendistato?
L’assunzione in apprendistato prevede i seguenti benefici:
  • Benefici economico/retributivo: il lavoratore sarà inquadrato fino a 2 livelli inferiori rispetto a quello spettante in applicazione del CCNL di riferimento o, in alternativa, verrà stabilita una retribuzione in misura percentuale e proporzionata all’anzianità di servizio
  • Beneficio contributivo: l’azienda potrà beneficiare di un trattamento agevolato (11,61% a carico dell’azienda e 5,84 / 6,11% a carico dell’apprendista*) fino all’anno successivo alla prosecuzione dell’apprendistato come rapporto di lavoro subordinato ordinario * la percentuale potrebbe subire delle modifiche in base al settore di appartenenza, al numero di dipendenti e alla tipologia contrattuale applicata all’azienda.
  • Beneficio normativo: l’apprendista non rileva ai fini del raggiungimento dei limiti numerici presi in considerazione da leggi e contratti collettivi per l’applicazione di specifiche normative o istituti
2Quanti apprendisti può assumere un’azienda?
Il numero di apprendisti massimi ammessi dipende dalla dimensione dell’azienda, come segue:

DIMENSIONE AZIENDALE NUMERO MASSIMO APPRENDISTI
Azienda senza lavoratori dipendenti 3 apprendisti
es. azienda con 1 dip. - massimo 3 apprendisti
Azienda con meno di 3 dipendenti qualificati/specializzati 3 apprendisti
es. azienda con 1 dip. - massimo 3 apprendisti
Azienda tra i 3 e i 10 dipendenti qualificati/specializzati 100% delle maestranze qualificate
es. azienda con 8 dip. - massimo 8 apprendisti
Azienda con un numero di lavoratori qualificati/specializzati pari/superiore a 10 unità Ogni 2 dipendenti qualificati/specializzati è possibile assumere 3 apprendisti
es. azienda con 10 dip. - massimo 15 apprendisti
es. azienda con 12 dip.- massimo 18 apprendisti
3Quali sono gli adempimenti obbligatori previsti per l’apprendistato?
L’assunzione di un apprendista prevede i seguenti obblighi:
  • predisposizione e tenuta obbligatoria del Piano Formativo da redigere entro 30 giorni dalla data di assunzione e da tenere in azienda con la lettera d’assunzione
  • predisposizione e registrazione della formazione tecnico-professionale interna all’azienda nel Registro delle attività formative dall’inizio fino alla fine dell’apprendistato Il monte ore da svolgere è definito dal CCNL, dal livello di inquadramento e dalle diverse condizioni contrattuali applicate all’apprendista
  • svolgimento Formazione Base Trasversale Esterna all’azienda da avviare entro 6 mesi dalla data di assunzione e da concludere entro la data di fine contratto
4Quante ore di formazione esterna obbligatoria deve fare un lavoratore assunto con contratto di apprendistato professionalizzante?
Il monte ore di formazione esterna dipende dal titolo di studio come segue:
  • Laurea: 40 ore BASE
  • Diploma/qualifica: 40 ore BASE + 40 ore QRSP (INTERMEDIO o AVANZATO è indifferente)
  • Licenza media: 40 ore BASE + 40 ore QRSP INTERMEDIO + 40 ore QRSP AVANZATO
Il monte ore di formazione interna dipende dal definito dal CCNL, dal livello di inquadramento e dalle diverse condizioni contrattuali applicate all’apprendista.
5Quali sono le sanzioni previste se non viene fatta la formazione obbligatoria dell’apprendista?
È obbligo dell’azienda ottemperare agli obblighi formativi per l’intera durata del contratto d’apprendistato. In caso di inadempienza nell’erogazione della formazione, il datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e quella dovuta al livello d’inquadramento contrattuale superiore che sarebbe stato raggiunto al termine del periodo di apprendistato, maggiorata del 100 per cento. In più il datore di lavoro è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 600 euro, aumentata da 300 a 1500 euro in caso di recidiva.
6L’apprendista deve frequentare un corso sulla sicurezza?
L’apprendista è obbligato a frequentare il corso sulla sicurezza generale e specifica. Nel corso di formazione trasversale livello BASE, obbligatorio per ogni apprendista, è inserito un modulo di sicurezza che dà un credito didattico di 4 ore per la formazione generale.
7Chi è il tutor aziendale? Qual è il suo ruolo?
Il tutor aziendale ha il compito di affiancare l'apprendista durante il periodo di apprendistato, di trasmettere le competenze necessarie all'esercizio delle attività lavorative e di favorire l'integrazione tra le iniziative formative esterne all'azienda e la formazione sul luogo di lavoro. Il tutor esprime le proprie valutazioni sulle competenze acquisite dall'apprendista ai fini dell'attestazione da parte del datore di lavoro. Le funzioni di tutor possono essere svolte da un lavoratore qualificato designato dall'impresa oppure, nel caso di imprese con meno di quindici dipendenti e nelle imprese artigiane, dal titolare dell’impresa stessa, da un socio o da un familiare coadiuvante.
8Che caratteristiche deve avere il tutor? Quanti apprendisti può seguire contemporaneamente un tutor?
Il tutor deve:
  • possedere un livello di inquadramento contrattuale pari o superiore a quello che l’apprendista conseguirà alla fine del periodo di apprendistato;
  • svolgere attività lavorative coerenti con quelle dell’apprendista;
  • possedere almeno tre anni di esperienza lavorativa (non si applica nel caso in cui non siano presenti in azienda lavoratori in possesso di tale caratteristica)
Ciascun tutor può affiancare non più di 5 apprendisti, ferme restando, per le imprese artigiane, le limitazioni numeriche poste dalla legge-quadro di settore.
9Il tutor deve essere formato?
Sì, per agevolare il lavoro del tutor è previsto un corso di 8 ore (4 ore di relazione e comunicazione + 4 ore di contrattualistica) con l’obiettivo di:
  • supportare il tutor offrendo tutte le informazioni necessarie per affiancare e guidare l’apprendista lungo tutto il suo percorso di crescita professionale e personale,
  • fornire strumenti utili per la gestione di tutta la parte burocratica ed amministrativa da eseguire in caso di controlli ispettivi,
  • fornire opportune istruzioni sulla compilazione della documentazione obbligatoria per la formazione interna (Piano Formativo e Registro) e sul monitoraggio degli adempimenti (formazione esterna e formazione interna).
10Qual è la differenza tra formazione interna e formazione esterna?
La formazione dell’apprendista si compone di due momenti distinti e complementari: formazione esterna e formazione interna.
FORMAZIONE ESTERNA
La formazione esterna può essere attivata attraverso enti accreditati come Studio Formazione. Il monte ore previsto dipende dal titolo di studio dell’apprendista. Questi percorsi hanno l’obiettivo di fornire le conoscenze di base necessarie all’inserimento nel mondo del lavoro e alla comprensione del contratto di apprendistato. I contenuti affrontati riguardano tematiche trasversali come comunicazione e relazioni interpersonali, diritto del lavoro e diritti/doveri del lavoratore, organizzazione aziendale e sicurezza sul lavoro, …
FORMAZIONE INTERNA
La formazione interna si svolge direttamente in azienda, durante il normale svolgimento dell’attività lavorativa, ed è finalizzata all’acquisizione delle competenze tecnico-professionali legate alla mansione per cui l’apprendista è stato assunto. La responsabilità di questo percorso formativo è affidata al tutor aziendale, che ha il compito di affiancare l’apprendista nel suo percorso di crescita, favorendo l’inserimento in azienda.